In questo ultimo periodo si sta accendendo uno spinoso e difficile dibattito nel mondo dello yoga. A partire dalle accuse di presunti abusi sessuali a carico di Manos Manouso, insegnante americano senior di Iyengar yoga, si stanno moltiplicando in rete e soprattutto negli Stati Uniti allarmi e accuse più o meno sensati o veritieri. Crediamo fermamente che sia più che mai importante fare chiarezza e le doverose distinzioni per la tutela dell’Iyengar yoga, dei suoi insegnanti e di tutti i nostri allievi.
Per quando riguarda la questione di Manouso, che ci ha lasciato sconcertati e profondamente addolorati, ribadiamo il nostro sostegno all’Associazione di Iyengar yoga statunitense che con fermezza e coraggio ha espulso uno dei suoi insegnanti più importanti a livello mondiale e alla famiglia Iyengar che a sua volta ha tolto la certificazione Iyengar a Manouso. Non è nella nostra volontà, né tantomeno nel nostro ruolo, ergerci a giudici di tale spiacevole e grave vicenda. Attendiamo che la giustizia faccia il suo corso, avendo ben presente che nessuna comunità umana – purtroppo – può essere immune da errori e colpe di singoli individui. E’ bruttissimo e doloroso ma anche il mondo dello yoga può avere le sue mele marce.
Questa vicenda ha alimentato sulla rete – e qui arrivano le doverose distinzioni – una serie di articoli, video, post sullo yoga e sull’Iyengar yoga in particolare, su cui riteniamo sia importante intervenire. Viviamo in un’epoca complicata in cui le informazioni viaggiano veloci, chiunque può dire la sua anche in modo incontrollato. Inevitabilmente il “pensiero semplice” ha la meglio su una spiegazione che necessita di tante parole e argomentazioni per essere compresa. Come riuscire a far comprendere cosa c’è dietro un video montato artatamente in cui si vede Iyengar che maltratta i suoi allievi? Come spiegare con poche parole semplici che Iyengar, con il suo tocco, talvolta brusco e severo, riusciva a far svegliare una parte di un corpo addormentata e che quel tocco poteva essere più importante di mille parole. Serve un discorso articolato per spiegare che Iyengar era un uomo indiano del secolo scorso, con una cultura profondamente diversa dalla nostra, impossibile da paragonare ai tempi attuali. Dare un schiaffo a un figlio oggi è quasi imperdonabile, anni fa era del tutto plausibile come metodo educativo nella maggior parte delle famiglie italiane. Giudicare oggi i suoi modi con un video concepito con il solo scopo di colpire e fare male è pura malafede.
Dobbiamo anche aver ben presente che negli Stati Uniti lo yoga è un business milionario e il caso Manouso è stato una vera prelibatezza servita su un piatto d’argento per chi vuole colpire un competitor sul mercato. Perché purtroppo di questo si tratta: tanti soldi, potere, fama. E’ molto triste assistere a tutto questo, insopportabile vedere la figura di Iyengar finire in un tritacarne infamante.
Dal canto nostro non possiamo far altro che tenere ben salda la barra nella nostra pratica, confidare nella potenza dello yoga e nella serietà del metodo che Iyengar ci ha trasmesso. Non lasciamoci intaccare da questa macchina del fango e proseguiamo con professionalità il nostro lavoro di insegnanti, con devozione la nostra pratica dello yoga. E’ sicuramente il modo migliore per difendere l’Iyengar yoga e la memoria del nostro amato maestro.
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