Sulla vita, la morte, la pratica e la libertà.
Per ricordare Guruji, a tre anni dalla scomparsa
La nascita e la morte sono al di là del controllo umano. Non appartengono ai nostri poteri. La vita se ne va quando arriva il tempo. Secondo i nostri testi, la morte è un fenomeno naturale della prakrti (natura) mentre la vita è vikrti (la natura che ha assunto una forma)....Nascita e morte non sono nelle nostre mani, ma la vita tra la nascita e la morte deve essere formata, nutrita e coltivata.
Non ho mai smesso di imparare e ho cercato di condividere con voi questo sapere. Vi aspettano grandi ricompense e benedizioni seguendo nella vita il viaggio dell'interiorità.
L'intelletto deve essere reso umile affinché il corpo diventi il tempio di Dio.
La libertà comincia dall'interno, liberando l'uomo dalla dualità come mente e corpo, spirito e materia.
La fine della disciplina è l'inizio della libertà. Solo una persona disciplinata è una persona libera.
Se senti che la morte si avvicina, finisci prima la tua pratica! Affronta la paura della morte con coraggio e la morte diventerà qualcosa di grandioso e bellissimo.
da Astadala Yogamala, vol. 7, 2008 e Iyengar, La vita e l’opera, ed. Mediterranee, 1992
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